Voglio raccontarvi il mio incontro con la Dott.ssa Pasinelli di Telethon
2018-02-13Ciao Fabrizio … Antonio Tirico
2018-04-11Voglio raccontarvi il mio incontro con la Dott.ssa Pasinelli di Telethon
2018-02-13Ciao Fabrizio … Antonio Tirico
2018-04-11Digitata da Francesca Tirico su c.f. e trascritta da Cda
Roma il 23 febbraio ’18
Devo comunicarvi che ieri ho ssotenuto l’esame di Metodologia Medica Scientifica Clinica III e l’ho superato.
Dopo tanti anni finalmente hanno riconosciuto che rispondere con “vero o falso” a voce alle domande non rende l’esame improprio, considerando la mia gravissima patologia che mi impedisce ogn altra forma di autonomia.
Ritengo di non aver ricevuto una valutazione adeguata.
Pur avendo risposto esattamente a 12 domande su 15 di epidemiologia ed esattamente alle domande fatte dal chirurgo, il responsabile del corso, ritenendo che le domande fatte dal chirurgo fossero poche, senza considerare che al contrario quelle del professore di statistica erano molte di più di quelle fatte agli altri studenti, mi ha dato 18.
C’è alla base di questo comportamento il pregiudizio che comunque, essendo malata, mi devo accontentare.
Le persone sia sane che malate vanno rispettate in ugual modo.
Il sentimento che ci deve animare nell’approccio con gli altri deve essere il rispetto della loro individualità e senso di giustizia.
Dovremmo imparare a liberare la mente dai pregiudizi che ci impediscono di progredire nella conoscenza sia scientifica che umana.
Per scrivere ho bisogno di tempo.
Per questo vi parlerò appena possibile dell’importante incontro con la Dott.ssa Pasinelli di Telethon.
Siete sempre nel mio cuore, Francesca
Nel lontano 14 giugno 2004, Francesca aveva appena 20 anni e frequentava il Liceo Scientifico.
Stava traducendo una versione di Plinio quando ha interrotto al punto “l’infermo infatti non recupera il denaro, non desidera gli onori, trascura la ricchezza, e quel poco che ha a lui piace”.
E allora ha scritto: “Le infermità ci rendono migliori”
“Disdegno questa presunzione per cui, se sei infermo, ti devi accontentare di poco, perché ogni persona, sempre se afflitta, può avere delle ambizioni, può desiderare di arrivare in alto e di essere qualcuno.
Sembra che se sei infermo non puoi essere stimato e meglio considerato.
Si pensa che se sei già provato dalla malattia puoi solo sostenere quello che hai e non superarlo, ma in realtà se vuoi, puoi farlo.
Devi sempre puntare al massimo e sperare di trovare qualcuno che ti aiuti e ti sostenga”.
Francesca Tirico